Negli ultimi mesi il mercato del CBD è in piena espansione, non solo in Francia ma in tutta Europa. Si prevede che entro il 2023 raggiungerà una cifra stimata di 1 miliardo di euro.‘€. Tuttavia, esiste ancora una "zona grigia" legale per quanto riguarda la commercializzazione di questa cannabis legale, che potrebbe essere chiarita nelle prossime settimane. Nel frattempo, gli operatori del settore si sono riuniti a Parigi per il primo "Salon du CBD", il 18 e 19 ottobre di quest'anno.
Il CBD si trova ormai in ogni tipo di forma: oli, cosmetici, dolci e alimenti, e più comunemente in fiori essiccati pronti per la combustione. Mahaut Aoste, direttore del marchio High Society, lo conferma nei seguenti termini: "Penso che abbiamo appena superato 60 anni di proibizionismo. Se si proibisce a un bambino di mangiare dolci, l'unica cosa che vorrà fare sarà mangiare dolci. C'è una mania [per il CBD] perché il prodotto funziona ed è molto facile da incorporare nel consumo quotidiano.“
Secondo gli ultimi dati dell'ottobre 2021, in Francia ci sono oltre 700 negozi e venditori di CBD, il triplo rispetto all'anno scorso. Il signor Aoste conferma che sta aprendo regolarmente negozi di CBD in Francia e in tutta Europa: "Abbiamo circa 200 negozi, oltre 4 anni di attività, e negli ultimi mesi ne apriamo tra i 5 e i 15 al mese..
La sentenza della CGUE del 2020 è stata di grande aiuto per il settore. Questa decisione ha vietato alla Francia di vietare l'importazione e la vendita di prodotti a base di CBD. Questo è stato un sollievo per tutti gli operatori del mercato, in particolare per Raphael Freuin, che ha puntato su questo settore per 10 anni. "Le informazioni cominciano a essere liberamente disponibili in Francia, dove prima non era possibile presentare un'immagine positiva della cannabis senza "incitare al consumo di droga",spiega. Grazie al CBD, che si differenzia dal THC, un altro cannabinoide che però non ha effetti psicotropi, il pubblico sta finalmente scoprendo che la cannabis ha anche molti aspetti positivi.“
Tuttavia, con grande disappunto di professionisti, consumatori e clienti, un decreto potrebbe presto cambiare tutto questo. Il governo vuole estendere la coltivazione e l'uso commerciale del CBD, ma vuole vietare la vendita di fiori e foglie grezzi da fumare, che rappresenta circa il 70% delle vendite di CBD in Francia.
La posizione della Francia su questa decisione dovrà quindi essere attentamente monitorata.